INDUSTRIA 4.0 – Confartigianato presenta gli incentivi per innovare la manifattura italiana
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- Creato 14 Marzo 2017
Sconti fiscali e credito agevolato sono alcuni degli strumenti messi a punto dal Governo per dare gambe al Piano Industria 4.0, che ha l’obiettivo di rilanciare gli investimenti e innovare la produzione delle piccole imprese italiane. Confartigianato ha fatto il punto su questi incentivi, dalla legge Sabatini all’iper e superammortamento, durante l’iniziativa ‘ImpresaDiretta’, organizzata l’8 marzo dalla sede nazionale in collegamento streaming con le Associazioni di tutta Italia. Sono intervenuti Damiano Pietri, Delegato di Confartigianato al Digitale, Stefano Firpo, Direttore Generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese del Ministero dello Sviluppo Economico e Annibale Dodero, Direttore Centrale Normativa dell’Agenzia delle Entrate.
Per Damiano Pietri l’innovazione è la strada obbligata per il futuro dell’artigianato e delle piccole imprese. “Un’operazione così importante – ha detto Pietri riferendosi al Piano Industria 4.0 – non si era mai vista. Credo che tutti gli imprenditori debbano interessarsi e conoscere le disposizioni e le agevolazioni del Piano. Poi ogni imprenditore potrò fare le sue valutazioni e decidere in base, soprattutto, al proprio mercato di riferimento e ai progetti che intende realizzare nei prossimi anni”.
Stefano Firpo ha spiegato i dettagli e gli obiettivi del Piano Industria 4.0: “La strumentazione è completa perché tocca tutta la gamma di investimenti: quelli di natura fissa, quindi i nuovi macchinari; quelli volti al semplice rinnovamento del parco macchine con il superammortamento; quelli più spinti dal punto di vista tecnologico che muovono verso una trasformazione digitale degli assetti produttivi con l’iperammortamento: quelli in ricerca e sviluppo, con il nuovo e potenziato credito d’imposta alla ricerca. E ancora, gli investimenti in asset immateriali con il patent box; gli investimenti in competenze con tutto quanto sta mettendo insieme il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca e con i centri di competenza che stiamo definendo volti al trasferimento tecnologico. Infine gli investimenti in banda ultra larga finalizzati a ridurre il gap infrastrutturale sulla connettività di banda in particolare nelle aree grigie e con un approccio fiber to the factory per arrivare alle imprese”. “Il Piano Industria 4.0 – ha aggiunto Firpo – è un pacchetto corposo e articolato, di facile uso perché sono tutti strumenti automatici, senza ricorso a bando, di natura fiscale, disponibili per tutti. Il Governo ha investito una significativa quantità di risorse, nell’arco del piano circa 18 miliardi di euro. Quindi ci aspettiamo che ci sia una risposta in termini di investimenti e di impegno imprenditoriale e che si possano spendere bene queste risorse”.
Il fisco è una delle leve del Piano Industria 4.0, come ha spiegato Annibale Dodero. “Il fisco – ha detto – ha varie funzioni, una di queste è quella di favorire e stimolare l’economia nei settori ritenuti meritevoli. Le norme del Piano sono un esempio dello svolgimento di questa funzione. Sono state previste forme di ammortamento ancor più forti per i beni strategici. La logica del Piano è: ti do risparmi di imposta per attività che sono sinergiche allo sviluppo. In questo senso si può parlare di un fisco per lo sviluppo”.
MERCATI ESTERI – Confartigianato porta gli artigiani e i piccoli imprenditori sui mercati mondiali
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- Creato 10 Marzo 2017
Da Parigi a New York a Dubai: Confartigianato porta nel mondo l’eccellenza dei prodotti artigiani con un’intensa attività di promozione nei principali eventi fieristici di livello internazionale. Il calendario 2017 messo a punto dalla Confederazione è fitto di appuntamenti per le piccole imprese. Solo per citarne alcuni: a maggio e a ottobre New York e Dubai saranno il palcoscenico di Italian Luxury Interiors per presentare il meglio dell’arredamento made in Italy. A settembre 2017 e gennaio 2018 sarà la volta di Parigi con Maison et Objet, la Fiera di punta per le aziende del settore casa.
Ma nel corso dell’anno Confartigianato porterà anche il mondo a casa nostra con 11 incoming di buyers stranieri provenienti da Europa, Stati Uniti, Cina, Russia, Paesi arabi che incontreranno in tutta Italia le nostre imprese dei settori agroalimentare, moda e accessori, arredamento.
Un impegno sempre più forte per le nostre imprese sui mercati esteri, spiega Giuseppe Mazzarella, Delegato di Confartigianato all’Internazionalizzazione: “E’ un lavoro che Confartigianato nazionale ha iniziato da alcuni anni, insieme con le Associazioni territoriali del sistema Confartigianato e che ha visto anche la collaborazione con il Ministero dello Sviluppo economico e di Ice Agenzia. I risultati sono ben visibili con un incremento esponenziale della partecipazione delle nostre imprese a eventi nazionali e internazionali. Ora stiamo proseguendo con accordi già avviati negli anni scorsi con sistemi fieristici in Italia e all’estero. Ad esempio, Confartigianato è entrata per la prima volta nel board di White, fiera importantissima del sistema moda. Contemporaneamente stiamo lavorando sul fronte del food, dei complementi d’arredo, dei gioielli, stiamo collaborando con le fiere più importanti dell’oreficeria. In sintesi, ci stiamo attrezzando per fare sempre meglio il lavoro di supporto alle piccole imprese con l’obiettivo di accompagnarle sul mercato italiano ed internazionale”.
A testimoniare il successo delle iniziative di Confartigianato è stata l’edizione di White, la rassegna milanese svoltasi a fine febbraio dedicata alla migliore produzione del settore moda e che ha visto la partecipazione di decine di imprenditori associati alla Confederazione.
Fabio Pietrella, Presidente di Confartigianato Moda, ne sottolinea il bilancio positivo: “E’ stato un successo sia a livello quantitativo sia in termini qualitativi. Abbiamo conseguito l’obiettivo che ci eravamo prefissati, vale a dire quello di avere una piattaforma che potesse garantire alle aziende artigiane una visibilità importante oltre che assicurare risultati commerciali. L’accordo sinergico e strategico tra Confartigianato e White ci ha quindi consentito di offrire alle nostre imprese una piattaforma di visibilità internazionale con le migliori boutique del mondo”.
Soddisfazione per l’esito di White anche da Moira Amaranti, Presidente dei calzaturieri di Confartigianato: “La collaborazione con Ice agenzia ha permesso anche di far presentare importanti buyers alle nostre imprese. Abbiamo creato molti contatti con il mondo arabo, con l’Est Europa, con il mondo asiatico che si sono concretizzati in altrettanti ordinativi. I calzaturifici di Confartigianato rappresentanti del 100% made in Italy sono stati molto soddisfatti di questa iniziativa”.
TEMPI PAGAMENTO – L’Europa pronta alla procedura d’infrazione per i tempi di pagamento
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- Creato 02 Marzo 2017
La Commissione europea torna a puntare il dito contro l’Italia e contro i tempi di pagamento della pubblica amministrazione. I miglioramenti dell’ultimo biennio non sono bastati, il nostro Paese resta il peggior pagatore di tutta Europa. Per questo motivo, Bruxelles invierà un parere motivato all’Italia, che avrà due mesi di tempo per intervenire e scongiurare l’apertura della procedura d’infrazione, l’ennesima a carico del nostro Paese. Dati ufficiali sul tema non ce ne sono. Secondo i numeri del Ministero dell’Economia, pubblicati nei giorni scorsi dal Corriere della Sera, nel primo semestre del 2016 lo Stato ha pagato in media in 50 giorni, rispetto ai 73 giorni del 2015. Un trend positivo, che dimostrerebbe il buon lavoro fatto con l’obbligo di fatturazione elettronica e con il monitoraggio tramite la piattaforma commerciale della Ragioneria di Stato. Un sistema che serve 22mila amministrazioni locali italiane. Non tutte, però, disposte a inviare le informazioni con i dati e i risultati ottenuti. La situazione resta delicata, invece, per quanto riguarda i tempi di pagamento tra imprese private. Secondo l’Ufficio studi di Confartigianato, che ha elaborato dati Eurostat, i pagamenti tra imprese arrivano in 80 giorni, 41 più della media europea, che si ferma a 39 giorni.L’Italia ha fatto dei passi in avanti, l’attuale impianto normativo può essere migliorato, mentre resta ancora molto da fare sul debito pregresso e sui tempi di pagamento tra imprese. L’Europa è pronta ad aprire la procedura d’infrazione, dopo due anni di tempo di attesa per capire le intenzioni dell’Italia. La soluzione migliore resta quella che Confartigianato invoca da tempo: la compensazione secca, diretta e universale dei debiti tra imprese e pubblica amministrazione.
Cartelle Equitalia. La Confartigianato Reggio Calabria riattiva il servizio di consulenza alle imprese in difficoltà
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- Creato 20 Febbraio 2017
La Confartigianato Reggio Calabria, ha inteso riproporre il servizio di consulenza alle imprese in difficoltà con debiti Equitalia.
Ogni venerdì dalle ore 16:00 alle ore 19:00 presso la sede di Via Marvasi n. 8/C, un’equipe di consulenti esperti in materia, provvederanno ad esaminare a titolo assolutamente gratuito la posizione debitoria in essere, individuando tutte le cartelle di pagamento su cui è possibile ottenere la definitiva cancellazione anche sulla scia dell’ultimo orientamento della Corte di Cassazione favorevole al contribuente.
Si ribadisce che l’attività di mera consulenza è a titolo squisitamente gratuito, rientrando nell’ambito dei servizi che la Confartigianato di Reggio Calabria fornisce oramai da parecchi anni alle imprese di settore.
TRUFFE – Bollettini truffa agli imprenditori, denunce da tutta Italia per i pagamenti chiesti alle imprese
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- Creato 14 Febbraio 2017
Per gli imprenditori non sembra esserci pace. Non bastassero le tasse, i balzelli e tutti gli adempimenti burocratici del nostro paese, spesso, a batter cassa agli artigiani, sono malintenzionati e truffatori.
Negli ultimi tempi, infatti, continua ad aumentare il numero di segnalazioni da parte delle associazioni territoriali di tentativi di truffa, con l’invio di bollettini fraudolenti per presunti pagamenti dovuti agli obblighi di legge. Da Ravenna alla Brianza, da Modena a Grosseto, da Padova a La Spezia, passando per Perugia e Teramo, è tutto un susseguirsi di denunce e segnalazioni per l’ennesimo tentativo di truffa agli imprenditori italiani. Diversi i territori e diverse le richieste avanzate alle imprese. Si parte dal bollettino per il pagamento del Registro Italiano Operatori Haccp inviato alle imprese dell’alimentazione, che sarebbe un’adesione volontaria ma che dal testo del bollettino sembra essere un obbligo di legge, alla richiesta di versamento dei presunti diritti camerali delle Camere di Commercio, che, come è noto a ogni imprenditore, si pagano con l’F24 o per via telematica. Bollettini che hanno ricevuto numerose imprese italiane e che in realtà sono pubblicità di proposte commerciali che ovviamente non hanno nulla a che fare con le Camere di Commercio.
In caso di dubbi, tutti gli uffici territoriali di Confartigianato sono a disposizione di imprenditori e cittadini per riconoscere bollettini truffa come quelli denunciati in questi giorni. Come recitava un vecchio spot televisivo, in casi come questi, una telefonata a Confartigianato non allungherà la vita, ma di certo aiuta a risparmiare soldi e a difendersi da truffe e raggiri.
Il punto di Artigiancassa della Confartigianato di Reggio tra i migliori d’Italia
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- Creato 07 Febbraio 2017
Si è tenuta ieri, a Roma l’evento Evolution Next Step di Artigiancassa, la Banca che storicamente supporta le esigenze finanziarie degli artigiani e delle piccole imprese. L’evento è servito per fare il consuntivo dell’attività svolta nel 2016 e fissare gli obiettivi operativi per l’anno 2017. Numerose sono le misure creditizie che Artigiancassa ha messo e mette in campo a favore delle imprese sia in termini di qualità sia in termini di efficienza e velocità di istruttoria e decisione.
Tutta questa attività nel territorio viene svolta dai punti Artigiancassa, operativi presso le sedi delle associazioni di categoria. Al punto Artigiancassa della Confartigianato di Reggio Calabria, diretto dalla dott.ssa Caterina Gioffrè è stato assegnato il premio come terzo migliore sportello d’ Italia per il numero delle pratiche istruite ma soprattutto per la qualità del lavoro e delle imprese che hanno chiesto l’attivazione delle linee di credito, con una percentuale che arriva quasi al 90% tra le richieste avanzate da Artigiancassa point – Confratigianato di Reggio Calabria e il deliberato e l’erogato dal Comitato della Banca.
Questo prestigioso riconoscimento alla dott.ssa Caterina Gioffrè testimonia e premia anni di lavoro a favore e al servizio degli artigiani della provincia di Reggio Calabria e rappresenta uno stimolo non solo a continuare con standard di altissima qualità il lavoro ma a fare sempre meglio. In un territorio dove l’accesso al credito è difficilissimo e i tassi di interessi sono devastanti per le aziende, diventa vitale per la vita degli artigiani poter usufruire di servizi bancari ritagliati su misura per le piccole imprese che vengono assistite presso la Confartigianato con entusiasmo, passione e professionalità e non con spirito meramente mercantilistico sia pure nell’ambito di una attività di intermediazione finanziaria.
STUDI – Tornano a salire le assunzioni nell’apprendistato: +27,5% nel 2016, quasi mille (935) giovani al giorno entrano nel mondo del lavoro con l’apprendistato. 1 apprendista su 4 nelle imprese artigiane
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- Creato 06 Febbraio 2017
Confartigianato ha recentemente messo in evidenza l’importanza dell’apprendistato come canale di accesso al mercato del lavoro privilegiato per i giovani e l’analisi delle ultime evidenze statistiche mette in luce un ritorno alla crescita delle assunzioni di apprendisti nelle aziende italiane.
Nei primi undici mesi del 2016 le assunzioni con apprendistato arrivano a 216.020 unità, con un aumento di 46.648 unità, pari al +27,5%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: sono 935 i giovani che per ogni giorno entrano nel mondo del lavoro grazie all’apprendistato.
Il ritorno alla crescita delle assunzione avviene dopo che le politiche di decontribuzione del lavoro a tempo indeterminato, oltre ad avare l’effetto positivo di ridurre la pressione fiscale sul costo del lavoro, hanno determinato uno ‘spiazzamento’ del contratto di apprendistato. Nel 2015, infatti, le assunzioni effettuate con questa tipologia di contratto sono crollate del 21,9% rispetto all’anno precedente. In termini cumulati il totale degli apprendisti assunti negli ultimi dodici mesi (dicembre 2015-novembre 2016) è di 227.970 unità, livello che ritorna vicino a quello dei primi mesi del 2015.
Nei primi undici mesi del 2016 sono 75.340 i contratti di apprendistato trasformati a tempo indeterminato, con un rapporto di 34,9 trasformazioni ogni 100 contratti di apprendistato attivati nel periodo; il rapporto fu molto elevato nel 2015 e arrivò a 47,2 trasformazioni a fronte di 100 nuovi apprendisti.
Nei primi undici mesi del 2016 la variazione netta dei rapporti di lavoro in apprendistato – data dalle attivazioni al netto di trasformazioni a tempo indeterminato e di cessazioni – ritorna in positivo, con un saldo di 25.152 unità in controtendenza rispetto alla riduzione netta di 42.271 dello stesso periodo del 2015 e ampiamente superiore all’incremento di 13.772 registrato nei primi 11 mesi del 2014.
L’apprendistato è un contratto chiave per le imprese artigiane che lo utilizzano per l’8% delle assunzioni previste, 3 punti in più del 5% del totale imprese.
Nel 2015 sono 410.469 gli apprendisti, di cui il 56,6% sono uomini e il 43,4% sono donne. Gli apprendisti rappresentano il 9,1% dei dipendenti con meno di 35 anni e le regioni a maggiore vocazione per l’apprendistato sono Umbria (15,0%), Marche (13,6%) e Liguria e Toscana (entrambe con il 12,0%).
Sono 105.583 gli apprendisti in imprese artigiane, pari ad un quarto (25,7%) del totale degli apprendisti e le quote maggiori sono quelle di: Provincia Autonoma di Bolzano (39,6%), Marche (38,4%), Molise (32,8%), Toscana (32,5%) e Provincia Autonoma di Trento (30,0%).
A livello provinciale l’incidenza maggiore di apprendisti totali sui dipendenti under 35 anni si registra a Imperia (16,5%), Ragusa e Rieti (entrambe con il 16,0%), Perugia (15,1%), Pistoia (14,7%), Ascoli Piceno e Viterbo (entrambe con il 14,6%), Terni (14,5%), Arezzo (14,2%), Massa-Carrara (13,8%), Macerata (13,6%), Asti (13,5%), Ancona e Pisa (entrambe con il 13,4%), Cuneo e Vicenza (entrambe con il 13,3%), Forlì-Cesena (13,1%), Padova (13,0%), Pesaro e Urbino (12,8%) e Treviso (12,7%).
Gli apprendisti per regione e provincia e la loro incidenza sui dipendenti under 35 nell’Appendice statistica.
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