Battaglia: diciamo no alle elemosine agli artigiani
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- Creato 28 Marzo 2020
«Gli artigiani, hanno contribuito in maniera determinante a rendere grande l’Italia. Oggi, gli artigiani chiedono all’Italia misure idonee a far sopravvivere e poi a far ripartire l’artigianato». Ad affermarlo in una nota è Demetrio Battaglia, di Confartigianato Reggio Calabria.
«Non elemosine – rimarca Battaglia – ma interventi che riconoscano la dignità, il coraggio, il sacrificio e anche il genio di centinaia di migliaia di persone che ogni mattina e per anni hanno aperto i laboratori per le loro famiglie ma anche per l’intero paese».
«Seicento euro stanziati a favore di chi ha dovuto chiudere in questi giorni l’attività (solo per il mese di marzo si badai bene), è una cifra più bassa del reddito di cittadinanza dove oltre agli effettivi incolpevoli bisognosi si annidato tanti nulla facenti di professione. Tra l’altro c’è da sperare che questa piccola somma non si disperda nei meandri della burocrazia».
Per Battaglia si tratta di «una somma insufficiente, da aumentare ma che deve essere erogata subito, perché nella nostra realtà provinciale la situazione rischia di diventare drammatica per migliaia di famiglie. Questo riguarda sia gli artigiani sia tutte le piccole attività commerciale ed anche migliaia di giovani e piccole partite iva. In Italia come al solito sono completamenti tutelati i dipendenti del settore pubblico e delle grandi aziende. Poche tutele in generale per le piccole imprese e per i loro dipendenti e molte disparità di trattamento. Questo, ci preoccupa molto per il futuro quando si tratterà di far ripartire il sistema economico».
«Diciamo subito che non accetteremo politiche economiche che considerano gli artigiani imprese di seria B. Senza gli artigiani non ci sarà l’Italia, quindi pur non facendo polemiche in una situazione drammatica a livello sanitario, abbiamo già avvisato il governo delle necessità di interventi per il comparto sia in termine di linee di credito sia in termine di incentivi oltre ad azioni fiscali adeguate che dovranno essere messi in campo anche dalla Regione».